L’ITALIA PIU' CHIC E' BUONA: VIDEO E NEWS
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L’Italia prima al mondo per biodiversità: le dolomiti ne sono l’esempio.

Tra unicità paesaggistica e caratteristiche geologiche eccezionali, si trova la Casa dell'Orso Bruno.

Conosciute come i Monti Pallidi, sono considerate le montagne più belle al mondo grazie ai colori cangianti secondo le ore del giorno e le stagioni, al contrasto tra le dolci colline e le imponenti cime innevate che creano un paesaggio da favola.

L’insieme del paessaggio è straordinariamente suggestivo con le pareti verticali, i colori delle rocce e le numerose sculture naturali create dalle vette.

 

Le cangianti rocce dolomitiche –  The dolomitic rocks with their changing colors


Storicamente sono meta amatissima e di massima importanza per i geologi, che qui possono osservare le varianti della orogenesi: l’insieme dei processi e dei fenomeni che danno luogo alla formazione di una catena montuosa.

Tra le tante meraviglie nelle Dolomiti occidentali del Brenta, c’è il Parco Naturale Adamello Brenta (nato per la tutela e la conservazione di flora e fauna), che, tra le altre cose ospita l’orso bruno. a

A Spormaggiore si trova infatti la Casa dell’Orsodove è possibile ammirare esemplari di questo possente plantigrado delle Alpi nell’area faunistica attrezzata.

Orso bruno – Brown Bear


Indimenticabile il canyon del Rio delle Foglie con stupende stratificazioni rocciose di diversi colori. E’ composto da innumerevoli fossili di animali preistorici le loro stratificazioni permettono di leggere la storia geologica della Terra.

Tra l’Alto Adige e Trentino, lo Scilar con l’Alpe di Siusi con le leggende di streghe e il suo magico Strudel di mele dalla qualità rinomata, celebrato a settembre con la Festa dello Strudel.

Il massiccio del Catinaccio si estende dallo Sciliar a nord, fino al Passo di Carezza a sud. Caratteristica è l’enrosardia: il fenomeno visivo che dona la speciale e suggestiva colorazione rosata all’alba e al tramonto.

Le dolomiti al tramonto


Il Latermar con 60 km di piste sciistiche, ha vinto il titolo di “Comprensorio Sci – Top 2015″ ed è risultata la migliore località sciistica.

Tra Trentino e Veneto le Dolomiti Bellunesi sono una zona che comprende i maggiori gruppi dolomitici, come le Tre Cime di Lavaredo, il Civetta, la Moiazza, la Marmolada, le Tofane, il , e la Croda Rossa d’Ampezzo. Qui splende il massiccio della Marmolada, detta la Regina delle Dolomiti, con la cima più alta (3.343 metri) e il suo scintillante ghiacciaio.

In inverno per gli appassionati di iceclimbing il luogo perfetto è quello dei famosi Serrai di Sottoguda, una profonda gola naturale lunga circa due chilometri, scavata nella roccia.
Racchiuso da immense pareti di roccia che cadono a strapiombo, questo canyon è la più rinomata e frequentata palestra di ghiaccio delle Dolomiti, con le sue pareti e cascate ghiacciate offre emozioni uniche e panorami mozzafiato.

Cortina D’Ampezzo (provincia di Belluno, Veneto)


Le cime delle Pale di San Martino con la splendida Foresta di Paneveggio, regno dei cervi e degli abeti rossi con il cui legno Stradivari produceva i famosi, irripetibili e a tutt’oggi ricercatissimi violini.

Sciare nelle Dolomiti Bellunesi significa trovare un’ampia scelta di comprensori sciistici, paesaggi incantevoli, oltre la Marmolada, e località che hanno segnato la storia del turismo di montagna, come la meta internazionale Cortina d’Ampezzo; esistono tuttavia anche  aree assai poco frequentate, come quella nel Feltrino sul monte Avena.

Il cervo


Le Dolomiti in Alto Adige: con il Parco Naturale Puez-Odle, offrono al visitatore uno spettacolo naturale unico. Situato tra la Val Gardena e l’Alta Badia, con tutti i tipi di roccia e i loro strati di sedimento, le forme caratteristiche di disgregazione che sembrano sculture. Sulle altitudini crescono stelle alpine, spilloni alpini, genziane e campanule.

Il Pelmo per la sua forma è chiamato  “trono di Dio“; secondo la leggenda, finita la creazione delle Dolomiti il Signore si sedette qui per ammirare la sua opera. Pelmo è famoso anche per essere stato la prima conquista dell’alpinismo dolomitico grazie a sir Jhon Ball nel 1857.