L’ITALIA PIU' CHIC E' BUONA: VIDEO E NEWS
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Cucina MADE IN ITALY: l’espressione più ricca, sfiziosa e completa della DIETA MEDITERRANEA.

Migliore cura per la prevenzione delle malattie cardiovascolari; dalla tradizione del Mare Nostrum l'alimentazione più indicata per la salute umana è Patrimonio UNESCO.

La Dieta Mediterranea è un regime alimentare salubre che aiuta a prevenire le principali malattie croniche come patologie cardiovascolari, diabete, bulimia e obesità.

E’ entrata nella lista dei patrimoni UNESCO, grazie ai valori dei saperi tradizionali di agricoltura, allevamento e pesca, utili per la sostenibilità dell’intero pianeta. Queste antiche tradizioni, studiate dalle scienze ambientali ed economiche più attuali, si sono dimostrate le migliori per assicurale lo sviluppo più equilibrato per soddisfare i bisogni della generazioni presenti senza compromettere il benessere di quelle future. I cerimoniali e i riti, legati al consumo dei pasti in compagnia della Dieta Mediterranea, favoriscono scambi culturali, sviluppando occasioni diplomatiche.

Grazie al potere antiossidante dell’olio d’oliva, unito al consumo dei frutti della terra (cereali, verdura, semi e frutta), pesce e poca carne (rigorosamente da allevamenti naturali detti allevamenti etici: bradi, semibradi, pascolo, a terra, etc.), la dieta mediterranea è risultata essere anche strumento importante per la prevenzione dei tumori.

                   Dopo studi di oltre 60 anni l’olio d’oliva sembra essere l’elisir di lunga vita.

La Dieta Mediterranea è uno stile di vita, un elemento culturale di relazione che rafforza il senso di appartenenza e condivisione tra i popoli e propri territori.

E’ cruciale il rispetto per il territorio e le biodiversità, per garantire la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali dei mestieri legati a pesca, allevamento non intensivo e agricoltura salutare (attenta a non intossicare terreni e prodotti).

E’ un modello di dieta sostenibile che offre grandi opportunità a tutti i popoli che la adottano.

Ingrediente essenziale è “mangiare insieme“. Che va ben oltre al consumare un pasto: significa rafforzare il fondamento delle relazioni interpersonali, promuovere il dialogo e la creatività, tramandare l’identità e i valori delle comunità. Il pasto in comune è la base dei costumi sociali con le festività e lo scambio di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende tradizionali.

La Dieta Mediterranea è il patrimonio che riunisce le abitudini alimentari dei popoli d’Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Portogallo, Croazia e Cipro. Ma è con l’Italia che si raggiunge la testimonianza più completa di ognuno dei valori che l’UNESCO ha attribuito alla Dieta Mediterranea.

Camogli – Regione Liguria – Sagra del pesce – Padella in acciaio inossidabile pesa 28 quintali, un diametro di 4 Mt., un manico di 6 Mt. Durante tutta la giornata della Sagra frigge 30.000 piatti di pesce, utilizzando 3 tonnellate di pesce fresco e 3.000 litri di olio.


L’Italia, tra tutti i paesi del mediterraneo, offre esperienze insuperabili con paesaggi, sagre, fiere, feste, chef stellati, locande, grandi alberghi, piccole trattorie, relais chateaux, aziende, artigiani, scuole, medici, ospedali, scrittori, artisti, e molto, molto ancora. Una raffinata tribù che ruota  laboriosa, appassionata e gioiosa, intorno a questo Patrimonio dell’Umanità.

I saperi tradizionali della Dieta Mediterrania rafforzano lo sviluppo sostenibile e la conservazione del paesaggio, evitando lo spopolamento delle campagne.

Oggi grazie a questa cultura i consumatori di tutto il mondo possono accedere, sempre più facilmente, a prodotti di alta qualità impararndone le benefiche virtù.

I paesi del bacino del Mediterraneo, fin dai tempi antichissimi, condividono la disponibilità di alimenti derivanti dalle loro attività di agricoltura, pastorizia e pesca.

 

Intorno agli anni ’60 molti studiosi convennero che l’aspettativa di vita di popolazioni di questo lembo di terra fosse tra le più alte del mondo. Ischemia, tumori e malattie croniche erano quasi inesistenti tra esse. Addirittura emerse che, nonostante il basso livello socio economico e la scarsa assistenza sanitaria, in quei luoghi gli uomini vivevano più a lungo. Complici lo stile di vita attivo e parco accompagnato dalla dieta ricca di vegetali e povera di carni.

Nacque così uno studio epidemiologico, che continua tutt’oggi, e che dopo oltre 60 anni oggi afferma senza ombra di dubbio che la Dieta Mediterranea è la migliore cura per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e che sia la più indicata per la salute umana.

Ancel Keys, biologo e fisiologo americano dell’Università del Minnesota, durante la seconda guerra mondiale fu l’ideatore della razione K, la razione giornaliera di cibo in dotazione alle forze americane durante la guerra. Durante un suo soggiorno a Napoli, un collega italiano, il fisiologo Bergami dell’Università di Napoli, gli fece notare che gli operai di quella zona raramente soffrivano di attacchi cardiaci. Fu così che Keys cominciò uno studio su volontari di diverse nazioni del mondo: Spagna, Sud Africa, America, Giappone, Finlandia, Olanda, Yugoslavia, Grecia. Keys arruolò un totale di circa 12 mila individui.

Dopo più di vent’anni di analisi e indagini per la prima fase di studio, la ricerca evidenziò che le popolazioni che si nutrivano principalmente di alimenti ad alto contenuto di grassi monoinsaturi avevano una bassa incidenza di malattie cardiovascolari. Questa incidenza di grassi nel sangue era il risultato di un largo uso di olio di oliva…

Lo studio pilota di questa ricerca multicentrica, chiamata Seven Country Study (poiché coinvolgeva inizialmente 7 paesi) ebbe come epicentro, nel 1957, Nicotera, un piccolo paesino della Calabria. Il centro della Dieta Mediterranea, riconosciuto a livello mondiale.

 

Ancel Keys visse fino al 2003 in Italia. Morì a Minneapolis nel 2004 a più di 100 anni.

Oggi, la Dieta Mediterranea è indicata quale regime alimentare più corretto per la salute di tutti con il basso contenuto di grassi saturi, e l’alto contenuto di nutrimenti derivanti da cereali, frutta e verdura. Nella Piramide alimentare la carne compare 4 volte al mese.

Nel 1990 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ratificò i risultati del Seven Country Study.

Nel 2010 l’UNESCO ha incluso la dieta mediterranea tra i patrimoni immateriali dell’umanità in quanto “coinvolge una serie di abilità, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti le coltivazioni, i raccolti agricoli, la pesca, l’allevamento degli animali, la conservazione, la lavorazione, la cottura e particolarmente la condivisione e il consumo degli alimenti”.

              Le specialità della dieta mediterranea sono tra l’eccellenze del MADE IN ITALY

                                    da visitare, assaporare ed esportare in tutto il mondo.